Un progetto è nato da un idea delle studentesse di Marketing Sociale-COMPASS all’Università di Bologna.
L’obiettivo principale è la riduzione dell’uso della plastica monouso, attraverso l’adozione di cannucce di pasta (la stessa pasta degli spaghetti), in sostituzione di quelle tradizionali che in ogni caso verranno abolite entro il 2021.
Confrontando le varie alternative all’uso delle cannucce di plastica, la miglior scelta in termini di resa per il cliente e per l’esercente risulta l’adozione delle cannucce di pasta, Il progetto ha avuto la collaborazione di Marevivo, associazione impegnata su tematiche ambientali, dei bar della zona universitaria di Bologna e del principale produttore di cannucce di pasta.
I bar che si convertiranno alle cannucce di pasta saranno inseriti da «Marevivo» sulla mappa nazionale dei locali che partecipano al progetto e riceveranno l’attestato da esibire fuori dalla porta.
Le studentesse hanno anche fatto un sondaggio preliminare tra i frequentatori dei locali ed è risultato che il 58% degli interlocutori è influenzato dall’ecosostenibilità nella scelta del locale, quindi le cannucce di pasta rappresentano anche una buona opportunità commerciale.
Il progetto stava avendo successo, altri partner avevano chiesto di aderire, i media cominciavano a parlarne e le ragazze hanno superato l’esame con lode. Poi il Covis-19 ha bloccato tutto. Ora bisogna ripartire, fatti un drink con Zita e … butta la plastica.