
“Non c’è modo migliore di informarsi/aggiornarsi se non nel partecipare, di fatto, alla produzione delle conoscenze.”
G. Tognoni
Promuovere l’alfabetizzazione sanitaria (Health Literacy) e l’empowerment del cittadino fornendogli competenze per metterlo in grado di accrescere la propria consapevolezza.
L’empowerment, secondo Paulo Freire, “non è caratterizzato dalla capacità di ottenere potere per dominare gli altri, ma piuttosto da potere di agire con gli altri per un cambiamento effettivo”. Perché ciò sia possibile è importante che la comunicazione recuperi la sua piena dimensione di ponte, nel caso della promozione della salute, gettato fra due rive diverse: il cittadino e l’azienda sanitaria.
La tutela della salute è l’interesse comune. L’attenzione al linguaggio (meglio ai linguaggi) è dovuta alla necessità di pensarlo come strumento che contribuisce alla riduzione delle disuguaglianze.
Appropriarsi del significato delle parole, in questo caso della salute, significa avere più parole per tutelare, curare sia il proprio stato di salute che quello della collettività. Il cittadino competente, in questa accezione, è colui che viene messo in grado di far uso delle informazioni che vanno dalle indicazioni più semplici (per es. l’accesso ai servizi), alle informazioni più complesse che gli possono servire per prendere decisioni che riguardano sia la sua salute che quella della comunità.
Il “Laboratorio del Cittadino Competente” ha lo scopo di attivare strategie di coinvolgimento diretto di cittadini ed operatori sanitari per la costruzione di un linguaggio comune.
La networking strategy, utilizzata sin dai suoi esordi avvenuti nel 2000, si è consolidata ed ha permesso di collaborare e/o gestire progetti di promozione/tutela della salute. Il Laboratorio si ispira alla metodologia di Paulo Freire e di don Lorenzo Milani (Scuola di Barbiana) e assume, per la definizione dei risultati attesi, i tre livelli dell’healthy literacy e dell’empowerment definiti da Nutbeam.
Il Laboratorio per il Cittadino Competente ha lo scopo di:
- “mettere in grado” il cittadino/paziente e la comunità di comprendere i linguaggi per la salute;
- sviluppare un linguaggio comune tra i diversi attori della salute (medici, infermieri, farmacisti, cittadini, rappresentanti di associazioni, ecc.);
- produrre e validare strumenti di comunicazione scientificamente corretti e comprensibili;
- concorrere alla promozione della salute.
Concorso “La memoria genera speranza” – 2009
Il Laboratorio Cittadino Competente: Agire con per mettere in grado di è stato selezionato come iniziativa particolarmente significativa, nell’ambito del Concorso “La memoria genera speranza”, tenutosi a Vicchio, con il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione.
Motivazione: Applicazione degli strumenti logico-espressivi metodologici della Scuola di Barbiana alla Costituzione, soprattutto relativamente al diritto alla salute.